Coloro i quali richiedono prestiti, finanziamenti o mutui alla propria banca, vengono sottoposti ad una procedura di verifica. Se l’ente, qualunque fosse la motivazione, dovesse negare l’assenso all’operazione, gli estremi potrebbero rientrare in un apposito registro che identifica i probabili cattivi pagatori, ad utilizzo degli istituti di credito. Pertanto, la bocciatura di una pratica potrebbe andare ad influire negativamente sull’attendibilità finanziaria di una persona. Chi venga considerato cattivo pagatore, come chi sia stato protestato, in molti casi potrebbe avere molte difficoltà ad accedere a fidi o forme di finanziamento.
Le persone che abbiano subito il rigetto di una pratica, potrebbero essere considerate non aventi sufficienti garanzie, analogamente ai cattivi pagatori. Anche se non avessero mai stipulato concretamente un mutuo o un prestito, potrebbero avere serie difficoltà ad accedere al credito anche negli anni a seguire.
Chi, invece, sia riuscito ad ottenere un finanziamento, ma abbia saltato il pagamento di una o più rate, viene segnalato al CRIF (Centrale Rischi Finanziari), una banca dati che elenca i cattivi pagatori. Nella procedura di autorizzazione di un prestito, non manca mai il controllo, atto a verificare se il richiedente, lavoratore o pensionato, sia iscritto nel registro del CRIF. Ciò comporta assai ridotte possibilità di ottenere il finanziamento per i cattivi pagatori, dato che essi non vengono considerati sufficientemente affidabili.
Nonostante quanto detto finora, BGmoney propone strumenti finanziari che permettono, anche ai cattivi pagatori, di ottenere un prestito. La formula di cui ci si avvale, nella maggior parte dei casi, è la cessione del quinto dello stipendio (o della pensione), strumento riservato ai dipendenti di aziende pubbliche o private (o ai pensionati). La cessione del quinto è l’unico strumento, nel nostro Paese, che permetta anche ai cattivi pagatori, a chi abbia subito protesti ed insoluti di accedere ad un finanziamento.
Ecco le caratteristiche del prestito ai cattivi pagatori:
L’importo massimo delle rate è pari ad un quinto dello stipendio percepito dal lavoratore, che egli sia o meno cattivo pagatore. Il datore di lavoro (o l’ente previdenziale) si impegna ad effettuare i versamenti con regolarità. Ciò evita la possibilità di proprie dimenticanze e, di conseguenza, scongiura il rischio di essere segnalato nei database quale insolvente. Per informazioni più dettagliate sui prestiti ai cattivi pagatori, è possibile consultare il testo della Legge 180/50.
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Oltre ai vantaggi elencati sopra, ce ne sono altri da segnalare:
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